SELEZIONE “Merum Rubrum Ilcinentium”

ROSSO DI MONTALCINO “MERUM RUBRUM ILCINENTIUM”
DENOMINAZIONE DI ORIGINE GARANTITA
PODERE CANALINO

L’aver battezzato con il nome “MERUM” (“VINO PURO” che nell’antichità veniva utilizzato solo per le libagioni agli Dei) il Rosso di Montalcino D.O.C. prodotto nel Podere Canalino dalla famiglia SODI PAGLIANTINI, non appare una pretesa ma il corretto richiamo ad una “purezza” che nasce e si sviluppa, nel rispetto dell’ambiente e della natura, ricercato e voluto sin dallo “scasso” iniziale per la particolare collocazione dell’impianto nei pressi di Montalcino, nell’ambito di precisi vincoli idrogeologici, paesaggistici ed ambientali, nonché, per la presenza di acque sorgive che “impongono” un tipo di allevamento e di coltura  vincolato ad un rigore ambientale inusitato e tale da rendere superflua ogni ulteriore certificazione.

É così che, nel mese di giugno, fra il verde dei castagni, delle siepi di rovo, dell’argento degli olivi e delle eriche fiorite, le viti sembrano spuntare, quasi per incanto, da un mare di papaveri rossi.

Su una parete della cantina si legge su una scritta, tratta con grafia incerta a carbone, che nel 1935 furono prodotti 72 barili di vino rosso e 9 di vino bianco. In quegli anni dove la coltura era promiscua con ulivi, grano e foraggi, per un piccolo podere di collina, tale produzione non era trascurabile.

L’attività di oggi vuole essere il prosieguo di quella centenaria frutto di amore per la vite e per la terra, integrando la tradizione dei più illustri viticoltori ilcinesi con la cultura enologica di un grande “Amico”, originario della “Romagna Toscana”: PIERO TALENTI.

Nel riqualificare radicalmente il mondo agricolo di Sant’Angelo in Colle, Piero, con entusiasmo di vero romagnolo e con una capacità indubbiamente ispirata, seppe imprimere alla viticoltura ilcinese un’impronta indelebile di gran carattere e di alta qualità.

Le uve accedono all’antica cantina solo se giunte alla maturazione “perfette” e seguono un processo di vinificazione rigidamente naturale, per poi maturare per 14 mesi in botti medie di rovere francese(20-25 Ha), costruite in Austria, con una antica tecnica artigiana di piegatura delle doghe a fuoco vivo, da un vecchio artigiano che ne ha personalmente curato l’assemblaggio in cantina.

Rispetto ad altri Rossi si presenta particolarmente vocato ad un lungo invecchiamento e, al pari del fratello maggiore, il BRUNELLO con il quale condivide l’origine, si sposa a meraviglia con formaggi stagionali, salumi, arrosti e brasati.

Da gustare a 18-20° in calici di cristallo dal profilo panciuto. E’ consigliabile prima della degustazione lasciarlo decantare in caraffa, per favorirne l’ossigenazione.

Per l’assoluta naturalezza dei processi di vinificazione è possibile rinvenire in fondo alla bottiglia eventuali sedimenti dovuti, perlopiù, alla precipitazione dei cristalli del vino per naturale spoliazione, in assenza di stabilizzanti e/o altri prodotti.

MERUM RUBRUM IL CINENTIUM:

 una scommessa di qualità, la pretesa di distinguersi in un mercato non facile con la sola forza del prodotto, nella certezza, comunque, che quando un vino parla al cuore e fa parlare, parlare, parlare,…………..la bottiglia resta sempre vuota.